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Cittadinanza al coniuge (“iure matrimonii”)

Art. 5, 7 e 9.1 – Legge Febbraio 1992 n.91 e Legge 15.7.2009, n.94

Requisiti

– Il coniuge italiano deve essere regolarmente iscritto all’AIRE;

– La coppia deve essere residente nella circoscrizione consolare di Rosario;

– Devono essere trascorsi tre anni dal matrimonio civile (tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi);

– Il matrimonio deve essere già registrato presso il Comune italiano di riferimento;

– Il vincolo matrimoniale deve essere ancora sussistente (non deve essere intervenuta la morte di alcuno dei coniugi, nè lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere separazione personale tra i coniugi).

– Adeguata conoscenza della lingua italiana. Il requisito è stato introdotto con l’art. 9.1 della Legge n. 91 del 5 febbraio 1992 sulla cittadinanza, e prevede una conoscenza della lingua di livello B1 del Quadro comune di riferimento, per le domande di naturalizzazione per matrimonio (art. 5 della Legge 91/1992) presentate a decorrere dal 4 dicembre 2018.

Documentazione richiesta

1. Atto di nascita in originale. Si richiede al Registro Civil di competenza. L’atto dovrà essere presentato presso il Consolato in originale tradotto in lingua italiana. L’atto non deve essere apostillato in virtù dell’Accordo tra Italia e Argentina sull’abolizione della legalizzazione/Apostilla sugli atti di stato civile entrato in vigore nel 1990.

La firma del traduttore che ha tradotto in lingua italiana l’atto invece dovrà essere legalizzata (in Consolato) o apostillata (presso le autorità argentine preposte). Se si sceglie l’opzione della Apostilla dell’Aja si dovrà prima legalizzare la traduzione presso il Colegio de Traductores e poi procedere ad apporre l’Apostilla dell’Aja sulla traduzione.

Se invece si sceglie l’opzione della legalizzazione in Consolato si dovrà prendere un appuntamento tramite il portale Prenot@mi. Il giorno dell’appuntamento sarà sufficiente portare l’atto con la traduzione allegata, fatta da uno dei traduttori che hanno depositato la propria firma in Consolato (lista).

Pertanto, l’atto di nascita potrà essere formato in uno dei due seguenti modi:

  • ATTO DI NASCITA – TRADUZIONE – LEGALIZZAZIONE EFFETTUATA IN CONSOLATO
  • ATTO DI NASCITA – TRADUZIONE – LEGALIZZAZIONE DEL COLEGIO DE TRADUCTORES – APOSTILLA DELL’AJA

2. Estratto dell’atto di matrimonio emesso dal Comune italiano recante gli estremi della trascrizione (modello di richiesta).

3. Certificato penale in originale. Rilasciato dal “Registro Nacional de Reincidencia”, legalizzato dal Ministerio de Relaciones Exteriores y Culto con l’Apostille dell’Aja (www.mrecic.gov.ar), tradotto in italiano. Inoltre firma del traduttore che ha tradotto in lingua italiana il certificato dovrà essere legalizzata (in Consolato) o apostillata (presso le autorità argentine preposte).
Qualora la persona fosse nata e/o vissuta all’estero (dai 14 anni di età per piu’ di 6 mesi) dovrà presentare il certificato di precedenti penali di quel paese con le relative legalizzazioni (rivolgersi al Consolato italiano competente territorialmente).

I certificati penali hanno una validità di 6 mesi dalla data di emissione.

Pertanto, il certificato dei precedenti penali si presenterà in uno di questi due modi:

  • CERTIFICATO DEI PRECEDENTI – APOSTILLA DELL’AJA – TRADUZIONE – LEGALIZZAZIONE DELLA TRADUZIONE EFFETTUATA IN CONSOLATO
  • CERTIFICATO DEI PRECEDENTI – APOSTILLA DELL’AJA – TRADUZIONE – LEGALIZZAZIONE DEL COLEGIO DE TRADUCTORES – APOSTILLA DELL’AIA.

4. Documentazione comprovante la conoscenza della lingua italiana Per certificare l’adeguata conoscenza della lingua italiana, richiesta di livello B1 del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue, sará necessario allegare, al momento della presentazione dell’istanza, un titolo di studio rilasciato da un istituto d’istruzione pubblico o paritario in Italia o all’estero, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricera e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o in alternativa apposita certificazione rilasciata da uno degli enti certificatori riconosciuti dai Ministeri su nominati:

Prima di caricare la domanda, i certificati B1 vanno anticipati per e-mail a cittadinanza.rosario@esteri.it per opportuna verifica con l’ente che lo ha rilasciato (non inviare tutta la documentazione, soltanto inviare il certificato B1).

5. Ricevuta di versamento di € 250 e imposta di bollo da 16€. A partire dal 25 maggio 2022 è possibile effettuare il pagamento dell’imposta di bollo (16€) e/o del contributo di 250€ tramite PagoPA direttamente dal portale contestualmente alla presentazione della domanda.

ATTENZIONE! Il pagamento del contributo obbligatorio di 250€ rimane valido solamente nell’anno solare in cui viene effettuato (fino al 31 dicembre di ogni anno). Se l’istanza viene rifiutata e il richiedente deve presentarla nuovamente, qualora presenti la nuova istanza nell’anno solare successivo dovrà pagare di nuovo il contributo di 250€. Il pagamento della marca da bollo di 16€ è valido invece per 1 anno da quando viene effettuato.

Contributo 250€:

  • Conto corrente postale intestato a “Ministero dell’Interno D.L.C.I. – Cittadinanza
  • Causale del versamento (Nome Cognome, “Naturalizzazione per matrimonio”)
  • Codice IBAN relativo al c/c medesimo: IT54D0760103200000000809020
  • Codice BIC/SWIFT di Poste italiane:
  • per bonifici esteri: BPPIITRRXXX
  • per operazioni Eurogiro:PIBPITRA

Imposta di bollo 16€

  • Conto corrente postale intestato a “Banca d’Italia”
  • Codice IBAN: IT07Y0100003245348008120501
  • Codice BIC/SWIFT: BITAITRRENT
  • Causale: “Nome Cognome –  Pagamento Marca da bollo per domanda di cittadinanza”

Si consiglia di effettuare il pagamento una volta in possesso di tutti i documenti richiesti, incluso il certificato che attesta la conoscenza della lingua italiana livello B1. Il contributo può essere utilizzato fino il 31 dicembre dell’anno in cui è stato effettuato.

6. DNI, di entrambi i coniugi, in corso di validità che attesti la residenza nella circoscrizione.

Procedura

1) Procedere a legalizzare la traduzione dell’atto di nascita e del certificato dei carichi penali pendenti. Si rammenta al riguardo che le traduzioni possono essere legalizzate in Consolato ovvero può essere apposta su ogni traduzione la relativa Apostille dell’Aia (più informazioni cliccando qui). Se si desidera procedere con la legalizzazione in Consolato, si dovrà procedere a richiedere un appuntamento attraverso il portale Prenot@mi, alla funzione “Legalizzazione di documenti per naturalizzazioni per matrimonio” (https://prenotami.esteri.it).

2) Il richiedente dovrà effettuare la registrazione sul portale del Ministero dell’Interno (https://www.interno.gov.it/it/temi/cittadinanza-e-altri-diritti-civili/cittadinanza/cittadinanza-invia-tua-domanda). Si precisa che l’indirizzo email dichiarato sul portale in fase di inoltro della domanda on line costituisce domicilio eletto (art. 47 c.c.), si rende pertanto necessaria una frequente consultazione della propria email in quanto tutte le comunicazioni relative alla domanda di cittadinanza, ivi comprese richieste di integrazione documentale, convocazioni, notifiche di provvedimenti, ecc. avverranno UNICAMENTE tramite canale informatico.

3) Una volta registrato, il richiedente potrà procedere alla compilazione della domanda “online” e all’inserimento di tutti i documenti richiesti sull’apposito portale. Qualsiasi domanda di carattere tecnico o di contenuto relativa all’istanza online dovrà essere risolta rivolgendosi direttamente al Ministero dell’Interno che ha predisposto un servizio di assistenza con FAQ e HelpDesk dedicati.

Attenzione! Ai fini dell’istanza, il certificato di antecedenti penali ha una validità di 6 mesi dalla data di emissione. È opportuno che l’utente tenga in considerazione questo aspetto per evitare la scadenza degli stessi.

4) L’ufficio consolare lavorerà le istanze in ordine cronologico direttamente dall’applicativo informatico e, in caso di accettazione, convocherà gli interessati per poi procedere all’invio della pratica al Ministero dell’Interno.

DATA INIZIO PRATICA: SI CONSIDERA LA DATA DI COMPILAZIONE DEL FORMULARIO ACCETTATO DAL PROGRAMMA DEL MINISTERO DELL’ INTERNO.